Il Faro di Punta Carena di Anacapri (provincia di Napoli) deve il suo nome allo scoglio sul quale poggia che ricorda la carena di una imbarcazione rovesciata. Le coordinate geografiche sono: latitudine nord 40° 32’8” longitudine 11°51’37”. L’apparecchiatura originaria era lenticolare a splendori di 2’ in 2’ con luce fissa nelle falde ottiche superiori ed inferiori, portata media della luce 20 miglia marine, altezza sul livello del mare al piede dell’edificio 44,00 mt, altezza del piano focale 72,50mt. La torre faro è a base ottagonale sopra edificio rettangolare con terrazzo piano. Nella leggenda tecnica era definito come un faro di scoperta che serve ad indicare l’entrata nel Golfo di Napoli ed a regolare la rotta dei bastimenti che navigano verso la costa dell Calabria.
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Restauro dei prospetti esterni ed opere complementari alla pavimentazione del terrazzo di copertura del museo di Teanum Sidicium.
Stazione Appaltante: Soprintendenza per i beni Archeologici delle Provincie di Napoli e Caserta.
Immobile oggetto dell’intervento: Complesso Monumentale Loggione e Cavallerizza –Teano
Il Museo Archeologico di Teano si trova nel complesso monumentale “Loggione e Cavallerizza”, un edificio costruito nel XIV secolo secondo i principi dell’architettura tardo gotica e che presenta le caratteristiche navate con volte a crociera e archi ad ogiva. L’edificio che oggi ospita il museo è sempre stato utilizzato per ospitare funzioni civili e, nel corso dei secoli, sono state apportate deiverse modifiche alla sua struttura. Nel XVII secolo, ad esempio, si poteva ancora ammirare il corpo superiore che è andato distrutto dopo un terremoto.
Stazione Appaltante: Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile – Centro per la Giustizia Minorile per la Campania ed il Molise.
Immobile oggetto dell’intervento: Complesso demaniale sito in Viale Colli Aminei, 44 – Napoli.
I lavori di ripristino dei prospetti esterni dei fabbricati del tribunale, della procura e della cappella siti nella sede del centro per la giustizia minorile sono elencati nelle seguenti fasi:
- Lavori di recupero dei prospetti esterni attraverso il rifacimento degli intonaci con malte fibrorinforzate e rivestimento a base di resine siliconiche;
- Ripristino degli elementi strutturali in c.a.;
- Sostituzione di architravi in cemento precompresso;
- Realizzazione dell’impermeabilizzazioni in copertura e ripristino dei sistemi di smaltimento delle acque piovane;