Archivio per la categoria ‘Restauri’

Ex convento SS Pieta

Stazione Appaltante: Citta’ di Teggiano (SA)

Immobile oggetto dell’intervento: Ex convento della SS. Pietà

Il complesso monastico della SS. Pietà risale alla prima metà del Trecento, e fino al 1470 è stato abitato dalle monache benedettine. Quando Roberto Sanseverino, primo principe di Salerno, e sua madre Giovanna fecero restaurare il convento ed ampliare la chiesa, queste furono trasferite in un altro luogo del centro dell’abitato.

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Reggia di Caserta

Stazione appaltante: soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico. province di caserta e benevento.

Immobile oggetto dell’intervento: Reggia di Caserta

Il Palazzo Reale di Caserta, voluto da Carlo III di Borbone, fu iniziato nel 1752 su progetto di Luigi Vanvitelli e proseguito dal figlio Carlo a morte del padre (1773). Il completamento finale si avrà solo nel 1845, anche perchè nel 1759 Carlo di Borbone lasciò Napoli per Madrid e salire sul trono di Spagna.

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Castel Sant'Elmo - Napoli

Immobile oggetto dell’intervento: Complesso monumentale di Castel Sant’Elmo di Napoli.
Stazione Appaltante: Soprintendenza speciale per il polo museale napoletano.

Castel Sant’Elmo è uno dei luoghi che rappresenta con maggior forza la città di Napoli. Nel 1329 re Roberto d’Angiò volle ampliare la residenza fortificata del Belforte, sorta sulla collina più alta della città, sul sito di una preesistente torre di avvistamento normanna.

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Stazione Marittima Napoli

Stazione Appaltante: Autorità Portuale di Napoli

Immobile oggetto dell’intervento: Stazione Marittima di Napoli

  • Lavori di sistemazione della copertura centrale e ripristino di alcuni ambienti interni;
  • Recupero e messa in sicurezza di alcuni tratti delle facciate attraverso il fissaggio delle lastre lapidee eseguito mediante semi carotaggio ad acqua;
  • Fissaggio delle lastre con barre in acciaio inox AISI 316 e ancorante chimico ad alte prestazioni;
  • Prove e collaudi di tenuta tassellature, cucitura delle lesioni con barrette in ottone;
  • Sostituzione di alcune lastre non piu’ recuperabili;
  • Riposizionamento in sito del materiale carotato e velatura dei punti di fissaggio;
  • Restauro di alcuni apparati decorativi previa pulitura delle superfici lapidee e consolidamento delle stesse;
  • Tassellatura di parti mancanti;
  • Stuccature delle lesioni e trattamenti protettivi.

faro-punta-carena

Il Faro di Punta Carena di Anacapri (provincia di Napoli) deve il suo nome allo scoglio sul quale poggia che ricorda la carena di una imbarcazione rovesciata. Le coordinate geografiche sono: latitudine nord 40° 32’8” longitudine 11°51’37”. L’apparecchiatura originaria era lenticolare a splendori di 2’ in 2’ con luce fissa nelle falde ottiche superiori ed inferiori, portata media della luce 20 miglia marine, altezza sul livello del mare al piede dell’edificio 44,00 mt, altezza del piano focale 72,50mt. La torre faro è a base ottagonale sopra edificio rettangolare con terrazzo piano. Nella leggenda tecnica era definito come un faro di scoperta che serve ad indicare l’entrata nel Golfo di Napoli ed a regolare la rotta dei bastimenti che navigano verso la costa dell Calabria.

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Chiesa di Santa Maria in Palmentata

Stazione Appaltante: Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Campania e Molise

Immobile oggetto dell’intervento: Chiesa Santa Maria in Palmentata – Sant’Agata dei Goti

  • Recupero ed integrazione del rivestimento maiolicato della parte sommitale del campanile realizzato con pianelle smaltate artigianali, previo consolidamento ed impermeabilizzazione del supporto;
  • Diserbo e disinfestazione dei prospetti in tufo in “faccia vista” del campanile e successiva leggera pulizia meccanica dei paramenti, integrazione di alcuni elementi architettonici in tufo grigio e giallo;
  • Realizzazione di stuccature e microstuccature in sottosquadro con malte a base calce nella cromia esistente e successiva protezione finale;
  • Rifacimento del manto di copertura in coppi e tegole con sostituzione di alcuni elementi lignei delle capriate;
  • Recupero dei prospetti esterni attraverso la riconfigurazione degli intonaci e protezione finale con rivestimento colorato a spessore a base calce.

Torre di Sant'Agata dei Goti

Stazione Appaltante: Provincia di Benevento

Immobile oggetto dell’intervento: Ex Torre carceraria – Castello Ducale di Sant’Agata dei Goti

L’origine del castello di Sant’ Agata de’ Goti è tuttora incerta. Forse già nel V secolo i Goti la utilizzavano come fortezza difensiva, una funzione che conservò anche durante il periodo Longobardo. Da quel momento il castello fu al centro di alterne vicende.

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Museo Archeologico di Teano

Restauro dei prospetti esterni ed opere complementari alla pavimentazione del terrazzo di copertura del museo di Teanum Sidicium.

Stazione Appaltante: Soprintendenza per i beni Archeologici delle Provincie di Napoli e Caserta.

Immobile oggetto dell’intervento: Complesso Monumentale Loggione e Cavallerizza –Teano

Il Museo Archeologico di Teano si trova nel complesso monumentale “Loggione e Cavallerizza”, un edificio costruito nel XIV secolo secondo i principi dell’architettura tardo gotica e che presenta le caratteristiche navate con volte a crociera e archi ad ogiva. L’edificio che oggi ospita il museo è sempre stato utilizzato per ospitare funzioni civili e, nel corso dei secoli, sono state apportate deiverse modifiche alla sua struttura. Nel XVII secolo, ad esempio, si poteva ancora ammirare il corpo superiore che è andato distrutto dopo un terremoto.

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