Stazione Appaltante: Provincia di Benevento
Immobile oggetto dell’intervento: Ex Torre carceraria – Castello Ducale di Sant’Agata dei Goti
L’origine del castello di Sant’ Agata de’ Goti è tuttora incerta. Forse già nel V secolo i Goti la utilizzavano come fortezza difensiva, una funzione che conservò anche durante il periodo Longobardo. Da quel momento il castello fu al centro di alterne vicende.
Nel 1066, passata la città nelle mani dei Normanni, il castello fu interamente ristrutturato ad opera del conte Roberto divenendo il fulcro del sistema difensivo della città. Nel 1120 il feudo di sant’Agata ed il castello furono possedimento di Papa Gregorio IX. All’inizio del XIII secolo il castello fu acquistato da Bartolomeo Siginulfo, conte di Caserta.
Divenuto successivamente possedimento di Isnard de Ponteves, passò nel 1343 a Carlo Artus, figlio naturale di Roberto d’Angiò. Nel 1412 fu venduto a Roberto Origli, fu poi propietà dei Della Ratta. Nel 1696 entrò in possesso della famiglia Carafa, che lo tennero fino al XIX secolo. La torre Aragonese, a pianta circolare, probabilmente è anch’essa della seconda metà del XV secolo, e fu costruita per incrementare il sistema difensivo del perimetro murario.
Le fasi dei lavori
- Rimozione dei vecchi intonaci cementizi;
- Recupero del paramento murario previa pulizia e trattamenti biocidi;
- Integrazione della tessitura muraria con conci tufacei;
- Scarnitura della listatura cementizia e rifacimento della stessa e degli intonaci con malte a base calce;
- Riproposizione della forometria originaria del prospetto attraverso la ricostruzione degli originari vani;
- Rifacimento del manto di copertura con coppi di recupero previa impermeabilizzazione dei piani di appoggio;
- Realizzazione di nuove piattabande sui vani;
- Consolidamento delle murature realizzato con iniezioni armate con barre in vtr e legante idraulico fillerizzato a base calce;
- Rinforzo di alcune volte con placcaggio di rete in fibra di carbonio e malte strutturali all’estradosso;
- Scavo archeologico all’interno del corpo torre per il recupero di alcuni ambienti coevi alla costruzione della stessa, fino alla quota 7,90 mt.
Tags: Ex torre carceraria, Sant’Agata dei Goti
Categoria: Restauri