Interventi di messa in sicurezza e restauro della volta della Cappella del SS Rosario del Santuario della Madonna dell’Arco
Stazione Appaltante: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per la Campania / Ente Convento Madonna dell’Arco
Immobile oggetto dell’intervento: Santuario Madonna dell’Arco, Cappella del SS Rosario
CENNI STORICI
La versione più accreditata dell’origine del toponimo nasce per la presenza di alcuni archi residui di un antico acquedotto romano e di una edicola risalente al ‘400. Il venerato dipinto della “Madonna dell’Arco” raffigura la Vergine col bambino e colpisce per il sereno equilibrio di una calma quasi estatica divenendo espressione di un mondo umano e naturale.
La prima fabbrica risale al 1450 ed era rappresentata da un tempietto con un altare davanti all’immagine, successivamente fu costruita dai fedeli una chiesetta come si evince da una tavoletta votiva del 1590.
Lo stato dei luoghi rimase invariato fino all’accadimento di un fatto prodigioso che risvegliò la devozione del popolo e portò il primo maggio del 1593 alla posa della prima pietra per la costruzione del Santuario sotto il Vicerè Juan di Zuniga Conte di Miranda. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati all’arch. Gian Cola di Franco da Padre Giovanni Leonardi, arrivato appositamente da Roma per dirimere una violenta e complessa vertenza nata per il possesso della chiesetta.
La cura spirituale dei numerosi pellegrini e la gestione dei beni fu assegnata con l’appoggio del Vicerè spagnolo all’ordine dei Domenicani della Congregazione di S. Caterina degli Abbruzzi, allora molto fiorente a Napoli.
I Domenicani completarono il tempio ed iniziarono la costruzione del grande convento. Nel 1621 dettero incarico a Bartolomeo Picchiatti, Architetto Maggiore del regno di Napoli, di rivestire di marmi l’edicola della Madonna e di costruirvi sotto un altare per la celebrazione dell’eucarestia. Il Picchiatti assolse il suo compito, creando un tempietto con cupola che racchiude l’immagine della Madonna rivestendolo di marmi preziosi.
Durante i secoli il complesso conventuale subisce vari ampliamenti e trasformazioni, gli ultimi importanti interventi sono stati eseguiti negli anni successivi la fine del secondo conflitto mondiale sotto la direzione dell’Arch. Camillo Guerra che portarono, tra l’altro, all’incameramento della cappella settecentesca dell’ex Congrega del SS Rosario, restaurandola e dedicandola a S. Domenico.
LAVORI REALIZZATI
I lavori realizzati sono essenzialmente riassunti nelle fasi di seguito elencate:
- Messa in sicurezza della volta affrescata con realizzazione opere provvisionali all’intradosso e copertura provvisoria all’esterno
- Taglio degli strati impermeabili, delle copertine in pietra e dei materiali di riempimento fino al raggiungimento della parte estradossale della volta
- Cucitura delle lesioni e complanatura della superfice con malta a base di leganti idraulici ad alta pozzolanicità ed a basso contenuto di sali solubili
- Rinforzo strutturale con materiali compositi FRCM
- Rifacimento delle impermeabilizzazioni e dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche
- Recupero dei prospetti esterni
- Consolidamento dell’intonaco e della pellicola pittorica, pulizia a secco di tutta la superfice dipinta, rimozione dei vecchi ritocchi alterati, stuccatura a livello delle lacune, reintegrazione pittorica a tono su piccole lacune e tratteggio su quelle più grandi. Descialbo a bisturi del drappo sull’altare e fissaggio dei colori originari.
- Ripresa degli stucchi e degli elementi architettonici a risalto con eliminazione delle parti incoerenti
- Preparazione del fondo, rasatura e tinteggio liscio delle pareti con prodotti a base di calce grassa opportunamente pigmentati
- Recupero della pavimentazione in marmo con stuccatura e levigatura
- Completa l’intervento la realizzazione dell’impianto di illuminazione di accento con tecnologia led
Altre foto dei lavori le trovi su Flickr
Tags: Ceppella SS Rosario, Santuario della Madonna dell'Arco
Categoria: Restauri